Mezzano: un incantevole villaggio ai piedi delle Dolomiti
Altro weekend, altra corsa. La voglia di vedere posti nuovi era tanta così, insieme a Luana, siamo andati in un piccolo e suggestivo villaggio ai piedi delle Dolomiti: Mezzano, un incantevole villaggio. Abbiamo prenotato tramite booking un appartamento e abbiamo organizzato i nostri due giorni fuori porta grazie all’app Maps.me, l’app che preferisco per vedere quali sentieri fare, la durata, il dislivello e tutto ciò che è necessario per organizzare giornate di trekking.
Pochi chilometri e siamo ai piedi delle Dolomiti
Appena arrivati in appartamento lasciamo le borse e ci spostiamo di pochi chilometri in auto per poter raggiungere il primo sentiero. Ci troviamo in Val Canali e vogliamo raggiungere il rifugio Pradidali a 2278mslm. L’inizio del sentiero, essendo nel bosco, è innevato ma piacevole. L’aria è fredda nonostante il sole e mano a mano saliamo si fa sempre più decisa. Ad un tratto sul sentiero, abbastanza esposto, troviamo del ghiaccio e, siccome preferisco non rischiare, torniamo indietro e ci fermiamo a pranzare alla Malga Pradidali.
La sera nella zona vecchia di Mezzano
Nel tardo pomeriggio rientriamo nel villaggio e decidiamo di visitarlo essendo considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Chiediamo informazioni a una gentile signora che subito ci spiega come muoverci. Seguiamo le frecce rosse che sono appese alle vecchie case e ad ogni angolo c’è una sorpresa. Ci sono tantissime sculture di legno, dei luoghi aperti al pubblico in qualsiasi ora per poter ammirare gli attrezzi e gli strumenti che venivano utilizzati il secolo scorso dalla gente del villaggio. Ci sono molte fontane e addirittura 3 STOL (tunnel, cunicoli, due dei quali visitabili) interrati per convogliare l’acqua delle sorgenti che circondano Mezzano in modo tale da rifornire fontane, abbeveratoi e i primi acquedotti del paese. Circa due ore di camminata nel borgo e si torna a casa per la cena.
Obiettivo Baita Segantini
Ci svegliamo con un bellissimo sole che si innalza dietro le montagna e con una temperatura frizzante. Prepariamo gli zaini con cibo e del tè caldo nella borraccia Thermos, mentre riempiamo le altre borracce in una delle fontane. Ci dirigiamo in auto verso San Martino di Castrozza per partire, a piedi, verso la Baita Segantini. Sono sette i chilometri che ci separano dalla meta, mentre il dislivello è di 750 metri. Anche qui, come ieri, la vista delle montagne è incredibile e la soddisfazione nel raggiungere la baita è tanta nonostante la temperatura di 10 gradi centigradi sotto lo zero. Ci fermiamo giusto il tempo per pranzare e fare alcune foto e torniamo verso il paese per visitarlo.
Prima di partire per il rientro ci gustiamo una crepe alle noci e via…
Disfruta tu Vida
Enrytraveller
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