UNA CAMMINATA SULLA MONTAGNA ARCOBALENO

Una camminata sulla montagna Arcobaleno: Vinicunca

Durante il mio viaggio in sud America con un budget medio giornaliero di 20 euro ho la possibilità di vedere una delle città più belle di tutto il continente, Cusco. Da qui partono infiniti tour per raggiungere alcuni dei luoghi magici e che consiglio di vedere almeno una volta nella vita. Oggi il mio obiettivo è quello di vedere la montagna Vinicunca, chiamata anche Montaña de Siete Colores e Montaña Arcoíris. È caratterizzata dalla presenza di striature parallele di 7 colori diversi, che fanno in modo che la montagna assomigli a un arcobaleno. Questa tela naturale, creata dai materiali depositati milioni di anni fa come ferro, dolomite, zolfo, rame ed ematite, è stata nascosta per secoli sotto uno spesso strato di ghiaccio che, una volta sciolto, ha fatto emergere un nuovo mondo. Dopo averla vista solamente in televisione e sui social è il momento di ammirare dal vivo e di fare una camminata sulla montagna Arcobaleno: Vinicunca.

Come raggiungere la montagna

Per raggiungere questa magnifica montagna consiglio di affidarsi alle agenzie che si trovano a Cusco. Prima di acquistare il biglietto informatevi bene sul prezzo e soprattutto su quello che comprende la gita turistica. Io ho pagato 70 PEN (circa 18,60 euro) affidandomi a una ragazza che lavorava in ostello, ma avete la possibilità di pagare ancora meno. Il mio tour comprendeva il trasporto andata e ritorno con un pulmino per la montagna Arcobaleno, la colazione, la merenda e la guida.

Il viaggio verso la montagna Vinicunca

Mi sveglio alle 3:00 e dopo aver fatto colazione mi preparo al di fuori dell’ostello in attesa che passino a prendermi. Un’ora dopo sono sul pulmino con altri ragazzi. Per arrivare al parcheggio prima di salire sulla montagna sono necessarie poco più di tre ore e per questo ci fermiamo a metà strada per fare una ricca colazione. Circa un’ora di sosta e poi via nuovamente verso la destinazione. La strada da asfaltata si fa sterrata, la polvere riempie il mini-van e il percorso, che è privo di protezioni, non è affatto rassicurante. Il veicolo si ferma nel parcheggio ad una quota di 4480 mslm e scendo con gli altri. Con me ho lo zaino piccolo con al suo interno del cibo, una giacca antivento, un paio di guanti e una crema solare. Ah dimenticavo, anche il sacchetto con le preziose foglie di coca!

La salita sulla montagna dei sette colori

Non è solo una camminata sulla montagna Arcobaleno. Chiedo il permesso alla guida di raggiungere la cima da solo. L’altezza che devo raggiungere è di 5200 metri ed è una quota che non ho mai raggiunto prima. È da un mese e mezzo che sono in sud America e il mio fisico si è ambientato e acclimatato bene a queste altitudini. Inoltre pratico sport e sono in ottime condizioni fisiche ed è per questo che ho deciso di partire da solo. Consiglio a chi è da pochi giorni lì e non si è ancora adattato alle altitudini o a chi non ha una vita attiva di stare vicino alla guida, che ha sempre a portata di mano ossigeno e tutto ciò che serve in caso di debolezza o fatica. Inoltre è possibile percorrere parte del tragitto con l’ausilio dei cavalli (questo solitamente non rientra nel prezzo del biglietto). Ci sono 600 metri di dislivello e il panorama da subito è mozzafiato. Mi sento in gran forma e in circa un’ora raggiungo questo capolavoro della natura.

Una vista spettacolare

Quando mi avvicino alla meta i colori mi trasmettono un’emozione unica. Non capisco se è questa o il freddo che mi fa lacrimare. Fortunatamente c’è poca gente, ma guardando verso la valle si può vedere la processione di persone che hanno il mio stesso obiettivo. Rimango per qualche istante ad ammirare questo dipinto naturale scoperto pochi anni fa e poi scatto qualche foto. Appena in tempo perché le nuvole si avvicinano e i colori si fanno via via più tenui. I raggi del sole lasciano spazio alla neve ed è davvero incredibile.

Non diamo tutto per scontato

Madre Natura ci regala sempre qualcosa di magico e molto spesso non ce ne accorgiamo. Sarebbe bello fermarsi più spesso ad ammirare anche il semplice fiore, il piccolo insetto o una persona alla quale vogliamo bene. Non diamo per scontato un saluto, un abbraccio, un respiro…

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